Non basta avere una digital content strategy: devi anche sapere quali sono gli errori da non commettere
Creazione dei contenuti… croce e delizia di ogni business. C’è chi non si sente ispirato, chi non sa da dove partire, chi crea mille contenuti in una settimana ma non sa poi che fine facciano e chi, dopo tre giorni a pensare, si lascia scoraggiare e sceglie di lasciar perdere. Ecco, questo spesso avviene perché non ci si concentra mai su quali siano gli errori da non commettere con la digital content strategy. Ecco quindi una guida “evergreen” da tenere sempre a portata di mano per fare il check della tua strategia dei contenuti.
Errore n.1: lavorare a una digital content strategy che non abbia un filo logico
Se fai il tuo il concetto che il tuo pubblico è fatto di persone con degli interessi e dei bisogni specifici, allora ti renderai conto che lavorare su una content strategy che non abbia una narrazione di base e che non veda una nesso tra i vari argomenti che tratti, equivale più o meno a lanciare un amo da pesca nel fiume e vedere quale pesce abbocca prima. Lo scopo dei tuoi contenuti deve essere quello di far passare un messaggio ben specifico tramite una storia che scegli consapevolmente di raccontare. Solo in questo modo la tua strategia ti porterà dei risultati concreti nel lungo periodo.
Errore n.2: avere un solo canale
Parti dal presupposto che come un essere umano non può saper fare tutto e che ognuno di noi ha delle propensioni specifiche, lo stesso vale per i canali di comunicazione. Non puoi pensare che un solo canale possa soddisfare tutte le esigenze del tuo pubblico e del tuo business.
Puntare su un solo canale significa non solo tagliare fuori diverse fette di pubblico, ma anche mettere a rischio tutto il lavoro che fai quotidianamente sulla tua comunicazione. Soprattutto se il canale che scegli non è di tua proprietà. Non devi essere ovunque, ma devi essere sui canali giusti.
Errore n.3: non parlare mai di ciò che offri
Forse non ne puoi più della regola dell’80/20, ma purtroppo non posso fare a meno di citartela. Se vuoi vendere, in qualche modo devi parlare di ciò che offri. Ma quando ti dico che ti basta solamente il 20% dei tuoi contenuti dedicati alla vendita, non ti sto prendendo in giro. L’importante è sapere cosa condividere nel restante 80%.
Questo è il dubbio sul quale mi trovo più spesso a lavorare con le mie clienti. Quando arrivano da me per lavorare alla loro strategia digitale, sono spesso in crisi perché temono di annoiare o, più in generale, non sanno mai da dove partire per parlare di ciò che offrono. E questo perché, nella loro mente, c’è la convinzione che parlare della loro offerta, significa creare contenuti in cui invitino costantemente le persone a comprare. Non è così.
Ricordati sempre una cosa: per promuovere il tuo business online, le persone devono sapere che hai un business e questo significa raccontarlo, portando le persone nel tuo mondo.
Errore n.4: non analizzare i risultati della tua digital content strategy
Ti garantisco che questo è l’errore più comune. Che senso ha stare seduta al tavolo per ore a pensare e ripensare a contenuti che attirino l’attenzione dei tuoi potenziali clienti e del tuo pubblico se poi non ti prendi del tempo per capire se hai raggiunto il tuo obiettivo?
Capisco che i numeri possano spaventare e che tu possa considerarla un’attività noiosa (credimi, ti capisco: scrivo libri fantasy, l’ultima cosa che vorrei è passare ore in mezzo a numeri e dati), ma in questo caso sono davvero i tuoi migliori amici. Perché? Perché ti impediscono di sprecare energie. Se ogni mese ti ritaglierai del tempo per analizzare i risultati dei tuoi contenuti, quando dovrai lavorare alla nuova strategia avrai la consapevolezza di cosa ha funzionato e cosa no, cosa è piaciuto di più e cosa di meno e potrai aggiustare il tiro iniziare a ottenere dei risultati costanti.
Se starai attenta a non commettere questi 4 errori e inizierai a lavorare alla tua digital content strategy con costanza, ti garantisco che otterrai la cosa più importante per la tua attività: risultanti nel lungo periodo. Lo so, non è facile, me ne rendo conto. Ma sappi che puoi scegliere di non essere sola in questo viaggio. Come? Scoprilo qui!