Per fare bene una cosa devi sapere il perché dovresti farla
Lo so, questo titolo sembra quasi uno scioglilingua, però se ci pensi nasconde tanta verità. Soprattutto quando si tratta di imbarcarsi nell’impresa di qualcosa di nuovo. E spesso iniziare a scrivere una newsletter può spaventare tantissimo se non conosci davvero il perché lo stai facendo. Vediamo, quindi, insieme quali sono i due vantaggi principali dell’avere una newsletter ben strutturata e costante.
Una premessa doverosa: quando ha senso scrivere una newsletter?
Come (quasi) tutte le cose nella tua strategia di comunicazione, la newsletter ha senso solo ed esclusivamente se curata in modo certosino. Altrimenti è uno spreco infinito di risorse. Cosa significa?
Parliamoci chiaro: ormai tutti (o quasi, qualcuno che insiste nel dire che per avere un business digitale ti basta Instagram esiste ancora) hanno capito che avere una newsletter è un aspetto fondamentale della tua comunicazione e (quasi) tutti i digital strategist dell’universo sostengono che sì, è arrivato il momento di iniziare a costruire la tua lista. Benissimo. Anche in casa gretaraccontastorie siamo perfettamente d’accordo. Qui, però, aggiungiamo anche un altro concetto:
se la tua lista non è curata e seguita costantemente non ti servirà a nulla
Lo sapevi che ogni anno che passa la tua lista perde valore? No? Ecco, ora lo sai. Significa che se l’anno scorso hai ottenuto 500 iscritti e poi sei sparita nel nulla, hai mandato email saltuarie ogni tre mesi e non hai stabilito un dialogo, quei contatti non hanno valore perché si saranno dimenticati di te e non appena vedranno una tua email molto probabilmente decideranno di cancellarsi perché non sapranno più chi sei.
La prima cosa da capire, quindi, è che ha senso avere e scrivere una newsletter solamente quando entrerai nel mood corretto: raggiungere le persone giuste e simili al tuo cliente ideale per instaurare un dialogo con loro. Come si instaura un dialogo?
- Evitando di spammare in continuazione i tuoi prodotti/servizi ricordandoti di scrivere solo quando fai gli sconti;
- Non inviando email a casaccio, su argomenti random che non c’entrano nulla con la tua attività;
- Mantenendo sempre le promesse: se dici che scriverai un determinato giorno a una determinata ora, lo devi fare. Se dici che mandi un regalo, lo devi mandare;
- Evitando di parlare solo di te: se vuoi scrivere il diario segreto compra una moleskine o un planner digitale;
- Creando un appuntamento che sia davvero utile a chi lo legge.
È quindi importante che nel momento in cui decidi di iniziare questo viaggio, tua sia davvero predisposta a farlo. Ma veniamo ora al cuore di questo articolo: i vantaggi di scrivere una newsletter in modo costante.
Vantaggio n.1: la tua lista contatti
Capitan Ovvio? Eh, mica tanto. Perché qui la maggior parte delle persone pensa ancora che il business si fa su Instagram (o TikTok, o qualsiasi altro social). Non è così. Instagram è uno dei canali che devi avere per la tua strategia di comunicazione e uno dei suoi compiti deve essere quello di far crescere la tua lista contatti.
Il tuo obiettivo, però, deve essere quello di far crescere questa lista in modo costante perché quella lista sarà tua. La lista dei tuoi contatti è la tua risorsa più grande. Sono loro che farai sentire davvero speciali con i tuoi consigli e le tue ispirazioni esclusive.
Inoltre, chi si iscrive alla tua newsletter è davvero interessato a ciò che fai e a ciò che hai da dire. Se il tema della tua newsletter è in linea con il tuo business, molto probabilmente la maggior parte delle tue iscritte sarà in linea con l’identikit della tua cliente ideale: sarà quindi a loro che ti rivolgerai quando dovrai lanciare (o rilanciare) il tuo prodotto e/o servizio. A questo concetto, si collega il secondo vantaggio.
Vantaggio n.2: una connessione reale
Non sto dicendo che sui social non si crei una connessione reale, giammai! Se lavori bene con il tuo brand personale non avrai problemi a creare una connessione vera anche sui social, anzi! Più sarà stretto il legame con la tua community e più le persone che ne fanno parte saranno disposte a seguirti altrove.
Il cuore della questione, in questo caso, è l’approccio che le persone hanno alla piattaforma su cui usufruiscono dei tuoi contenuti.
I social media, infatti, nascono con lo scopo di intrattenere. Chi è su Instagram, nella maggior parte dei casi, usufruisce dei contenuti nei “momenti morti”, quindi ha bisogno di cose rapide, di facile utilizzo. Tant’è che il social stesso impone determinati limiti e privilegia alcuni tipi di contenuti rispetto ad altri. Ecco perché la prima cosa che insegno alle mie clienti, quando arriva il momento di parlare della strategia su Instagram, è ad analizzare la piattaforma stessa. Va da sé che, proprio per questa sua natura di immediatezza, il nostro contenuto possa scorrere via senza essere utilizzato nel modo migliore. Tutto dipende dalla predisposizione dell’utente proprio in quel momento.
Chi legge la newsletter, invece, ha un approccio totalmente diverso. Generalmente, infatti, le newsletter sono contenuti più lunghi e strutturati (salvo la scelta consapevole di creare un contenuto in “pillole”). Quando decidiamo di aprire proprio quell’email siamo consapevoli che ci troveremo davanti a un contenuto approfondito, che richiederà del tempo per leggerlo e, di conseguenza, tutta la nostra attenzione.
La lettrice di newsletter sa che per usufruire al meglio di quel contenuto è necessario essere presenti a se stesse e al momento. Quando sceglierà di aprire l’email e di leggerla saprai che (nella maggior parte dei casi) quel contenuto da te creato le arriverà e le rimarrà in testa poiché non sarà soggetta allo stesso “bombardamento” dei social.
Questo perché non ci iscriviamo a tutte le newsletter nelle quali ci imbattiamo. Il procedimento di iscrizione è (quasi) sempre ben ponderato e (quasi) mai frutto dell’ispirazione momentanea (a differenza del follow su Instagram). Scegliamo con cura chi far arrivare nella nostra casella email perché questo è il nostro spazio privato e non vogliamo che sia invaso da contenuti inutili.
Ecco, quindi, che se lavorerai in modo corretto alla tua newsletter non rischierai di sparire nell’abisso di contenuti come può succedere sui social.
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