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Slow Living: che cos’è e come metterlo in pratica

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18 05 2020

Andiamo alla scoperta dello slow living

Miei adorati lettori, buon lunedì! Nell’articolo di oggi ci allontaniamo un pochino (ma non troppo) dallo stile di vita hygge, per andare alla scoperta di un altra tendenza molto amata: lo slow living! Vi avevo anticipato, nello scorso articolo, che avremmo iniziato un’esplorazione tra i vari “movimenti” che propongono uno stile di vita volto al benessere e all’attenzione per le piccole cose. Ecco a voi il primo appuntamento!

slow living

 Che cos’è e le sue origini

Udite, udite o (come preferisco io) ANNUNCIAZIÒ, ANNUNCIAZIÒ: a dispetto di quanto faccia pensare il nome, lo slow living ha origini….ITALIANE!!

Negli anni ’80, quando in Italia (precisamente a Roma) aprì il primo Mc Donald’s Carlo Petrini, fondatore dello Slow Food Movement, individuò fin da subito gli effetti negativi del fast food (disclaimer: amo lo slow food, ma pure il Mc Donald’s!!). Lo scopo del movimento di Petrini era quello di dare risalto alla conversazione e al mangiare consapevole, a discapito di un pasto rapido e “impersonale”.

Lo slow living amplia il concetto di slow food  applicandolo a tutto il resto cercando, quindi, di mettere in risalto la bellezza del rallentamento per godersi ogni aspetto della vita.

In cosa consiste lo slow living

Less is more: avete presente questo detto che molto spesso è più facile a dirsi che a farsi? Ecco sta alla base dello slow living. Mettere in pratica il “less is more” significa riuscire a concentrarsi sulla qualità delle cose e non sulla quantità.

Per riuscire a vivere slow dovremmo individuare cosa conta davvero per noi. Viviamo in un’epoca in cui è molto facile sentirsi sopraffatti da qualsiasi cosa: informazioni, possibilità di scelta tra migliaia di opzioni per qualsiasi cosa. Il primo passo è sbarazzarsi di tutto ciò che è superfluo così da raccogliere tutte le nostre energie per le cose veramente importanti.

Solo così possiamo renderci conto che, in realtà, “più veloce è meglio” è una gran…buffonata!

Sì, lo so cosa state pensando: parli bene tu…non hai figli, lavori come freelance e di conseguenza gestisci il tuo tempo come credi (prima o poi sfateremo anche il mito che il freelance gestisce il tempo a caso). Per questo motivo ecco a voi un minuscolo ma pratico elenco di cose da fare per vivere un po’ più slow.

Slow Living routine: cinque pratici esempi

  • Respirare appena svegli: io già vi vedo (perché lo facevo anche io). Suona la sveglia e taaac, tutti giù dal letto, di corsa, senza neanche darvi il tempo di capire su quale pianeta vi trovate. Così ci credo che alzarsi è un trauma. Provate una cosa nuova: già prima di lavorare come freelance, quando lavoravo a tempo pieno fuori casa dalle 09:00 alle 18:00 (quindi sì, si può fare: quella del lavoro full time è una scusa), appena aprivo gli occhi mi alzavo e rimanevo qualche minuti seduta sul bordo del letto per respirare profondamente e trovare la carica per la giornata.
  • Far entrare la luce naturale: una volta terminata la mia breve, ma fondamentale, respirazione ho SEMPRE alzato le serrande. Se poi piove i vetri si puliscono. Ma iniziare la giornata con la luce artificiale è quanto di più deleterio possiate fare.
  • Il telefono appena svegli è tipo la peste bubbonica: su questo devo ancora migliorare ma, con sempre meno fatica, sto riuscendo a rimandare il controllo delle email a dopo colazione. Lasciate riposare il vostro cervello e i vostri occhi. Avrete tutta la giornata per stare davanti a uno schermo.
  • Riordinare la camera: “cavolo è tardissimo, il letto lo faccio quando rientro”. Anche no!! Piuttosto alzatevi cinque minuti prima, ma lasciare il letto sfatto, le lenzuola stropicciate (soprattutto se lavorate da casa) vi crea disordine mentale.
  • La colazione: quando dicono che è il pasto più importante della giornata non fanno riferimento solo alla salute del corpo, ma anche a quella mentale. Ritagliatevi dei momenti che consentano di vivervi la vostra casa e la vostra famiglia prima di una lunghissima giornata lavorativa.
Tutto ciò vi sembra familiare?

Eh sì, come avete potuto notare la Hygge e lo Slow Living hanno davvero tanto in comune e, lo ammetto, nella mia vita sono perfettamente integrati entrambi. Non vorrei mai tornare indietro, a quando ero convinta che correre sempre fosse sinonimo di forza e competenza.

Cosa ne pensate? Aspetto di conoscere le vostre opinioni sullo slow living o qui o sul mio profilo Instagram.

 

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